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CORSO E-LEARNING ECCELLERE IN SICUREZZA: INTRODUZIONE ALLA BEHAVIOUR – BASED – SAFETY (BBS)

Il percorso formativo in elearning proposto da Vega Formazione si caratterizza per un servizio di consulenza online riservato ai partecipanti, che consente la prosecuzione del percorso formativo intrapreso garantendo un accrescimento professionale costante e fornendo utili supporti per la propria professione.
Quesiti già formulati dai partecipanti a questo corso e relative risposteInserita il:
Quesiti già formulati dai partecipanti a questo corso e relative risposte
Domanda:
E' possibile associare il protocollo BBS ad altri strumenti di controllo previsti dai sistemi di gestione per la sicurezza, ovvero gli audit?
In genere gli audit vengono eseguiti dal SPP e dai preposti (capireparto). Nel caso di non conformità ad uno dei punti della check-list di audit, uno dei trattamenti previsti è il richiamo (verbale o scritto a seconda della gravità e del ripetersi dell'azione) se il comportamento viola una procedura o obbligo di legge per cui non sono state individuate migliori misure di prevenzione (quindi attività già analizzate).
Come è possibile far convivere questo strumento "ufficiale" con le osservazioni e le check-list BBS, che invece non prevedono sanzioni per i lavoratori?

Risposta:
Le logiche alla base dei sistemi di gestione e in particolare del modello organizzativo 231, spingono più sul sanzionare i comportamenti scorretti, piuttosto che rinforzare quelli corretti.
Va comunque ricordato che la BBS privilegia senza dubbio il rinforzo, ma non esclude la sanzione, prevista per casi gravi.

Per far convivere i due sistemi, occorre distinguere i due approcci e coinvolgere i lavoratori nel definire i criteri con cui certi comportamenti saranno sanzionati e altri no.

Si potrebbe agire su più fronti.
- Distinguere i ruoli: far condurre gli audit da SPP e preposti, mentre il ruolo di osservatori BBS potrebbe essere affidato a turno ai lavoratori stessi, che forniranno feedback e raccoglieranno le motivazioni dei colleghi, ma senza che ciò comporti una sanzione.
- Distinguere i comportamenti scorretti: coinvolgere i lavoratori stessi nel determinare a quali comportamenti seguirà un intervento informativo per raccomandare la sicurezza e farne comprendere le ragioni, e a quali invece, poichè più gravi, seguirà un richiamo formale (comportamenti con possibili conseguenze pesanti per sè e per gli altri o reiterazione del comportamento scorretto).
Potrebbe essere utile inoltre individuare gli "errori" (fatti per sbaglio) e le "violazioni situazionali" (fatte perchè non c'è altro modo di gestire la situazione), per renderle occasioni di miglioramento. Si tratta di situazioni diverse dalle "violazioni ottimizzanti", messe in atto per avere un qualche vantaggio (più comodità, meno fatica...).
- Nell'ambito degli audit, ricordare comunque il valore motivante del rinforzo: intervenire non solo per richiamare, ma anche per confermare e apprezzare i comportamenti giusti.
05/09/2022

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