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CORSO E-LEARNING RISCHIO ELETTRICO: COME ELABORARE IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE (DVR-E) E COME GESTIRE L'ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI
Il percorso formativo in elearning proposto da Vega Formazione si caratterizza per un servizio di consulenza online riservato ai partecipanti, che consente la prosecuzione del percorso formativo intrapreso garantendo un accrescimento professionale costante e fornendo utili supporti per la propria professione.
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Quesiti già formulati dai partecipanti a questo corso e relative risposte | Inserita il: |
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Quesiti già formulati dai partecipanti a questo corso e relative risposte | |
Domanda: La comunicazione ASL ex DPR 462/01 di un impianto di messa a terra deve essere fatta comunque o è sufficiente la comunicazione su portale CIVA con conseguente attribuzione del numero di matricola da parte di INAIL? Risposta: La comunicazione va inoltrata anche ad ASL/ARPA territorialmente competenti. | 07/05/2024 |
Domanda: Durante i lavori sotto tensione la visiera è sempre richiesta o solamente quando l'addetto valuta che c'è rischio di cortocircuito? L'elmetto è sempre necessario? (ad esempio per le misure elettriche o ricerca guasti in un laboratorio su schede elettroniche con parti attive esposte con tensione pericolosa). Risposta: Per quanto riguarda i lavori elettrici sotto tensione vanno sempre utilizzati i DPI previsti dalla norma CEI 11-27 per tali lavori, tra cui quelli per la protezione del volto (elmetto e visiera specifici). Per quanto riguarda invece le misure elettriche la norma CEI 11-27 differenzia i DPI da utilizzare in funzione della possibilità di contatto diretto accidentale e cortocircuito accidentale. Nel caso di possibile cortocircuito accidentale è richiesta, tra l’altro, anche la protezione del volto (elmetto e visiera specifici). Le suggeriamo la possibilità di utilizzare specifici puntali per le misure elettriche in modo da non essere esposto al rischio di cortocircuito accidentale. | 28/09/2022 |
Domanda: In genere, la sostituzione di lampade, tubi fluorescenti o di accessori estraibili deve essere effettuata fuori tensione. Dal momento che alle condizioni indicate, anche una PEC può effettuare l'operazione, cosa si intende quando si indica che deve essere effettuata fuori tensione? E' sufficiente sezionare l'impianto e procedere oppure è necessario adottare la procedura di messa in sicurezza prima di intervenire? (procedura che normalmente una PEC non conosce/non sa applicare...) Risposta: La norma CEI 11-27 precisa quanto di seguito indicato. 7.4.1 Sostituzione di fusibili Per gli impianti a Bassa tensione, se il fusibile è montato in un dispositivo che protegge la persona dai contatti diretti e dalla possibilità di cortocircuiti, la sostituzione può essere eseguita senza verificare l’assenza di tensione e anche da una PEC. 7.4.2 Sostituzione di lampade ed accessori Per gli impianti a Bassa tensione tali sostituzioni fuori tensione possono essere eseguite da una PEC se l’apparecchiatura è conforme alle relative norme di prodotto e la PEC è stata preventivamente istruita sul comportamento da tenere nell’esecuzione dell’intervento. | 28/09/2022 |
Domanda: Negli impianti trifase (quindi con esclusione degli impianti monofase con protezione a monte in ambiente domestico o similare), ad esempio quelli industriali, dove i manutentori possono trovarsi ad eseguire lavori elettrici sotto tensione con eventuale rischio di cortocircuito (misure etc), l'idoneo vestiario si identifica con un vestiario certificato contro l'arco elettrico secondo norma (CEI EN 61482-1-2). Dovendo quindi valutare il rischio e di conseguenza fornire il previsto vestiario idoneo, come devono essere scelti gli indumenti certificati o meglio, con quale criterio è possibile determinare se è necessario un indumento in classe 1 (4kA) oppure 2 (7kA)? Risposta: E' innegabile che la scelta del vestiario per i lavori elettrici sotto tensione non è assolutamente semplice. Basti pensare che le due tipologie di vestiario di cui alla norma CEI EN 61482-1-2, sono in grado di proteggere l’addetto ai lavori elettrici da determinati livelli di energia, originata dal cortocircuito, oltre i quali risultano inadeguate. A livello internazionale le seguenti norme definiscono metodi di calcolo per la scelta del vestiario da utilizzare durante i lavori elettrici sotto tensione • NFPA-70E - Standard for Electrical Safety in the Workplace (metodo più conservativo) • IEEE Std 1584 - Guide for Performing Arc-Flash Hazard Calculations (metodo più accurato e preciso) | 28/09/2022 |
Domanda: Qualora sia stata smarrita la dichiarazione di conformità di un impianto elettrico installato dopo l'entrata in vigore del DM 37/2008, come si può sanare la situazione? Come ben specificato nel materiale didattico, la dichiarazione di rispondenza è prodotta solo per impianti precedenti al 2008. Risposta: In caso di smarrimento della Dichiarazione di Conformità di impianti realizzati dopo il 2008 suggeriamo di contattare l’installatore dell’impianto che è tenuto a conservare copia della Dichiarazione di Conformità degli impianti installati per 10 anni. Qualora, invece, non fosse possibile contattare l’installatore o questi non dovesse essere in possesso della copia della Dichiarazione di Conformità ci si può rivolgere ad un porofessionista che, a seguito di perizia, rilascerà una Dichiarazione di Rispondenza ai sensi del D. M. 37/2008 (anche per impianti installati dopo il 2008). Tale documentazione evidentemente non ha lo stesso valore legale di una dichiarazione di conformità, ma comunque può risultare sufficiente per completare il processo di analisi del rischio elettrico. | 01/02/2022 |