GPAI - General Purpose AI

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GPAI – General Purpose AI: Il GPAI è un modello di intelligenza artificiale per finalità generali, capace di adattarsi a molteplici applicazioni e compiti e soggetto a regole specifiche previste dal Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act – Reg. UE 2024/1689).

L’articolo 3, punto 63, dell’AI ACT definisce il modello di IA generico come “un modello di IA, anche laddove tale modello di IA sia addestrato con grandi quantità di dati utilizzando l'autosupervisione su larga scala, che sia caratterizzato una generalità significativa e sia in grado di svolgere con competenza un'ampia gamma di compiti distinti […], e che può essere integrato in una varietà di sistemi o applicazioni a valle […]”.
Rientrano in questa categoria i cosiddetti modelli di base (foundation models) come GPT, Gemini o Llama, che possono essere adattati a diversi ambiti d’uso.

Il Capitolo V dell’AI Act disciplina i requisiti per i fornitori ed introduce un quadro di regole graduato in funzione del livello di rischio sistemico associato a tali modelli e strutturato in 4 sezioni:

• la Sezione 1 – Regole di Classificazione, definisce i criteri, le procedure e soglie tecniche attraverso cui vengono valutati e classificati i GPAI con rischio sistemico.
• La Sezione 2 – Obblighi dei Fornitori di Modelli IA per Finalità Generali, stabilisce che i fornitori di questo tipo di modelli devono mantenere la documentazione tecnica aggiornata, garantire la conformità al diritto d’autore, fornire informazioni agli utilizzatori e, se extra-UE, nominare un rappresentante nell’Unione per assicurare il rispetto del regolamento.
• La Sezione 3 – Obblighi dei fornitori di modelli di IA per finalità generali con rischio sistemico illustra gli ulteriori obblighi per i fornitori di GPAI con questo particolare livello di rischio come ad esempio la valutazione standardizzate mediante test contraddittorio (adversarial testing). Devono, inoltre, individuare i rischi a livello dell’Unione, comunicare gli incidenti gravi, garantire la cibersicurezza e dimostrare la conformità tramite codici di buone pratiche o norme armonizzate.
• La Sezione 4 – Codici di buone pratiche promuove l’elaborazione, da parte dell’Ufficio per l’IA e del Comitato europeo, di linee guida condivise che supportino i fornitori di modelli GPAI nell’applicazione dell’AI Act.

Le successive Linee guida europee sui modelli di IA generici (GPAI) pubblicate a luglio 2025, ad esempio, definiscono criteri per la valutazione dei rischi, il monitoraggio continuo, l’adozione di codici di condotta e la gestione responsabile dei modelli, con l’obiettivo di garantire sicurezza e trasparenza senza limitare innovazione e ricerca.

Nel quadro di attuazione progressiva del Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale, l’AI Act stabilisce una serie di scadenze vincolanti, tra cui quelle per l’adeguamento dei GPAI. Le relative disposizioni diventano operative dal 2 agosto 2025, mentre i fornitori che avevano già modelli sul mercato dispongono di tempo fino al 2 agosto 2027 per conformarsi ai nuovi obblighi.
Le imprese devono adottare una governance dell’IA strutturata e conforme, poiché il Regolamento prevede sanzioni fino al 3% del fatturato mondiale o 15 milioni di Euro in caso di violazioni.