FAQ: SERVIZIO CONSULENZA POST CORSO
Il percorso formativo proposto da Vega Formazione si caratterizza per un servizio di consulenza online post-corso gratuito e riservato ai partecipanti che consente una prosecuzione del percorso formativo intrapreso garantendo un accrescimento professionale costante e fornendo utili supporti per la propria professione.
Ciascun partecipante riceverà, congiuntamente all'attestato, un codice di accesso da utilizzare per porre quesiti ai docenti del corso, utilizzando l'apposito spazio web "Area Riservata partecipanti" del sito.
Le risposte fornite dal docente verranno inviate a colui che ha formulato le domande e, se ritenute di comune interesse pubblicate sul sito. Tali domande e risposte sono inoltre accessibili dall'area riservata del cliente.
Principali quesiti formulati dai partecipanti e relative risposte | Inserita il: |
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La figura del preposto è necessariamente legata a un incarico formale per iscritto in azienda? | 11/02/2025 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: L’art. 18 del D. Lgs. 81/08 comma 1 lettera b-bis) specifica che il datore di lavoro o dirigente deve “individuare il preposto o i preposti per l’effettuazione delle attività di vigilanza (…)”. | |
Il preposto può essere apprendista? | 21/05/2024 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Dalla definizione del D.Lgs. 81/08 il preposto deve avere delle competenze professionali sulla base delle quali può sovrintendere all’attività lavorativa, vigilare sulla corretta esecuzione da parte dei lavoratori e svolgere gli obblighi individuati all’art. 19 del decreto. In tema di infortuni sul lavoro, il preposto, titolare di una posizione di garanzia a tutela dell'incolumità dei lavoratori, risponde degli infortuni loro occorsi in violazione degli obblighi derivanti da detta posizione di garanzia purché sia titolare dei poteri necessari per impedire l'evento lesivo in concreto verificatosi. Premesso ciò se l’apprendista non è difatto titolare di tali poteri e manchi della dovuta esperienza non può essere individuato come preposto. | |
L’individuazione del preposto deve essere coerente con il livello di inquadramento contrattuale con il quale il dipendente è assunto? | 12/04/2024 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Il datore di lavoro o il dirigente individuano il preposto tra i lavoratori che sono in grado di sovrintendere all’attività lavorativa e garantire l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa, indipendentemente dall’inquadramento contrattuale. Il D.Lgs. 81/08 prevede che i contratti e gli accordi collettivi di lavoro possano stabilire l'emolumento spettante al preposto per lo svolgimento delle attività di vigilanza riportate all’art. 19 del decreto ma non vincola l’individuazione di un preposto in base al livello di inquadramento contrattuale. | |
Si può variare il numero di preposti in un’azienda? Quanti devono essere? | 19/02/2024 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Il preposto è una figura che il datore di lavoro può (non necessariamente deve) prevedere nella sua organizzazione per svolgere effettivamente ed efficacemente le attività di controllo e supervisione delle attività, non si può quindi forzare la nomina di preposto ad un soggetto che non esercita tale funzione. La valutazione di individuare o meno uno o più preposti all’interno dell’azienda spetta al datore di lavoro. | |
Se un’azienda ha un solo lavoratore, deve essere nominato preposto? | 14/02/2024 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Sull’argomento si è espressa la Commissione interpelli (interpello n. 5/2023 del 1° dicembre 2023) e, per il caso specifico, scrive “non potendo un lavoratore essere il preposto di sé stesso, nel caso di un’impresa con un solo lavoratore le funzioni di preposto saranno svolte necessariamente dal datore di lavoro”. | |
Il datore di lavoro di una scuola superiore d'aula deve fare il corso per Preposto? E il professore di ginnastica che invece lavora in palestra? | 20/04/2023 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Il Dirigente scolastico, in quanto datore di lavoro, non è tenuto a svolgere la formazione preposto. Per quanto concerne il quesito sul professore di ginnastica, questi, nei confronti degli studenti, non ricopre il ruolo di preposto poiché gli studenti, non sono equiparabili a lavoratori in quanto non fanno uso di “laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici“. | |
Gestisco un negozio di abbigliamento composto da me (datore di lavoro/rspp) e 2 dipendenti (addette alle vendite). L'attività è svolta su un unico turno, in un piccolo negozio, io lavoro insieme alle mie 2 dipendenti, una delle due è nominata RLS, tutti e tre abbiamo fatto il corso da addetto primo soccorso e Antincendio. Il mio dubbio riguarda, alla luce delle novità normative, l'obbligatorietà da parte mia della nomina di un preposto. Siccome tale ruolo comporta delle responsabilità vorrei rassicurare le mie dipendenti che non vogliono assumere responsabilità non necessarie. Mi è chiara l'obbligatorietà di individuarlo e nominarlo all'interno di lavori in appalto, titolo IV o art. 26, oppure in presenza di capireparto, capogruppo, caposquadra, etc. , ma ciò non mi appartiene. Vorrei sapere, il preposto è alla stregua dell'RLS cioè obbligatorio in azienda anche con un solo dipendente? Oppure con 2 dipendenti? Oppure 5? Oppure l'individuazione e la nomina del preposto passa da una valutazione del contesto e dell'organizzazione aziendale da parte del datore di lavoro? Al di fuori degli appalti, nel mio caso l'organizzazione è molto semplice e non sono presenti neppure "preposti di fatto" (ex art. 299), cosa prevede la legge nel mio caso? Posso non nominarlo perché di fatto non c'è e non serve? | 05/04/2023 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: La Legge 215/2021 ha apportato numerose modifiche al D. Lgs. 81/2008 tra le quali, all’art. 18, si prevede per il Datore di Lavoro l’obbligo di: “individuare il preposto o i preposti per l’effettuazione delle attività di vigilanza (…)”. Individuare non significa necessariamente che in azienda deve essere presente un preposto, ma se è presente un Preposto, questo deve essere nominato. Pertanto, la legge non impone al Datore di Lavoro di creare una struttura organizzativa nella quale sia sempre presente almeno un Preposto, ma prevede che se nell’organizzazione è presente un Preposto, questo debba essere esplicitamente e chiaramente individuato dal Datore di Lavoro. Nelle organizzazioni meno articolate, come quella descritta, Lei in qualità di Datore di Lavoro può svolgere direttamente l’azione di controllo del rispetto delle misure di sicurezza verso i lavoratori senza individuare un Preposto. | |
Una persona esterna all’azienda, o comunque una persona che non è dipendente di quell’azienda, può essere identificato come preposto? Inoltre al capoufficio è attribuibile il ruolo di preposto? | 06/02/2023 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: La normativa non vieta che una persona esterna all’azienda, o comunque non assunta come dipendente, possa rivestire il ruolo di preposto, a patto che eserciti nella realtà aziendale i poteri e le funzioni tipiche del preposto e sia riconosciuto dai colleghi come tale. Questo vale anche per la figura del capoufficio: per poter essere identificati come preposto bisogna esercitare i relativi poteri e funzioni, anche se non è presente una delega specifica. | |
Il D. Lgs. 81/08 prevede espressamente che il lavoratore deve sempre lavorare sotto la supervisione del preposto? | 25/07/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: In nessun articolo del D. Lgs. 81/08 viene espressamente citato che il lavoratore deve sempre lavorare sotto supervisione del preposto. | |
La nomina del preposto è una facoltà o un obbligo del datore di lavoro? | 23/06/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: La Legge 215/2021 ha modificato l'art. 18 (Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) del D. Lgs. 81/08 introducendo nel comma 1 la lettera b-bis) che prescrive che il datore di lavoro e il dirigente devono: “individuare il preposto o i preposti per l’effettuazione delle attività di vigilanza (…)”. | |
Il socio lavoratore può essere preposto? | 10/06/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: La normativa vigente non esclude che il socio lavoratore possa ricoprire il ruolo di preposto. | |
L'aggiornamento della formazione dei preposti ha cadenza biennale o quinquennale? | 01/06/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Fino all’entrata in vigore dell’Accordo previsto all’art. 37 comma 2, l’aggiornamento della formazione dei preposti è quinquennale ai sensi di quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/11. | |
E' necessario formalizzare con nomina scritta i preposti per la sicurezza già formati ma privi di incarico formale? | 01/06/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Nel D. Lgs. 81/08, recentemente modificato dalla Legge 215/2021, all’art. 18 sugli obblighi del datore di lavoro e del dirigente è stato introdotto il comma b-bis) che specifica “individuare il preposto o i preposti per l’effettuazione delle attività di vigilanza (…)”.
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E' ancora previsto il Preposto di Fatto o è sempre necessario avere una formale individuazione da parte del Datore di Lavoro con indicazione puntuale del ramo aziendale e dei lavoratori cui il Preposto sia destinato e debba svolgere le proprie mansioni? | 19/05/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Il preposto di fatto è ancora previsto dalla legislazione vigente, ma diviene ora una "anomalia organizzativa". Se oggi un soggetto svolge funzioni di preposto, deve essere individuato e formato. Viceversa, il datore di lavoro potrà incorrere in sanzioni per mancata individuazione della figura del preposto. | |
Esiste un rapporto numerico preposto/lavoratori? | 15/04/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: No, la normativa non prevede un rapporto numerico preposto/lavoratori. | |
Il Preposto ha la facoltà di impartire ordini? Se sì, in modalità orale o scritta? | 15/04/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: L’art. 19 del D. Lgs. 81/08 (Obblighi del preposto) prescrive che se durante l’attività di supervisione e vigilanza il preposto si trovi a rilevare “non conformità comportamentali in ordine alle disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro e dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale” deve “intervenire per modificare il comportamento non conforme fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza. In caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di persistenza della inosservanza, interrompere l’attività del lavoratore e informare i superiori diretti”. | |
L'art. 37 comma 5 del D. Lgs. 81/08 prevede che l'addestramento sia erogato da una "persona esperta". Ma come si può identificare la "persona esperta"? | 15/04/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: La “persona esperta” che deve fare l’addestramento, a seconda del tipo di addestramento da erogare può essere il preposto stesso, un lavoratore esperto, un tecnico installatore o formatore della ditta produttrice di una determinata macchina e/o attrezzatura. In ogni caso la persona che eroga l’addestramento deve conoscere bene macchine, attrezzature, procedure e tutti i rischi connessi al loro utilizzo nonché le relative norme di riferimento. | |
Come si svolge l'attività di supervisione e vigilanza del preposto durante l'attività lavorativa? E' necessario tracciarla per iscritto? | 15/04/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: L’art. 19 del D. Lgs. 81/08 (Obblighi del preposto), modificato dalla Legge 215/2021, rafforza il ruolo del preposto specificando che deve sovrintendere e vigilare sull’attività dei lavoratori, sulle disposizioni aziendali in materia di sicurezza, sull’uso dei DPI etc. Questa attività di supervisione e vigilanza va svolta dal preposto sul campo e, per tenerne traccia scritta (da esibire, per esempio, in occasione di ispezioni da parte degli organi di vigilanza) è opportuno utilizzare dei moduli in cui il preposto può annotare tutte le informazioni utili per verbalizzare l’attività di vigilanza (data, reparto controllato, aspetti controllati, non conformità rilevate, etc.). | |
Il preposto deve ricevere un emolumento per ricoprire tale ruolo? Se si, a quanto ammonta? | 02/03/2022 |
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La Legge 215/2021 ha apportato modifiche in merito a individuazione e nomina del preposto? | 24/02/2022 |
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Quale è la differenza sostanziale tra Preposto e Dirigente? | 06/12/2021 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Riportiamo di seguito le definizioni dell’articolo 2 del D.Lgs. 81/2008: - Dirigente è “persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa”. - Preposto è “persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”. Oltre a questo, il D. Lgs. 81/2008 stabilisce per le due figure del dirigente e del preposto specifici e differenti obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro diverse, riportate rispettivamente nell’art. 18 e 19 del D. Lgs. 81/08. Volendo sintetizzare, la differenza fondamentale tra le due figure è nel grado di autonomia organizzativa consentita: come si nota dalla definizione, mentre al dirigente spetta l’organizzazione e la vigilanza dell’attività, al preposto si impone essenzialmente l’obbligo di controllare la corretta esecuzione delle attività, secondo le direttive aziendali ricevute. | |
Il corso di formazione particolare aggiuntivo per preposto previsto dall’Accordo del 21/12/11 costituisce credito formativo permanente? | 05/01/2016 |
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