Questa domanda è stata posta nella pagina CORSO RESPONSABILI DELL'IMPIANTO ELETTRICO (RI) E PREPOSTI AI LAVORI ELETTRICI (PL) - CEI 11-27 e CEI EN 50110-1 e pubblicata il 15/01/2013
La frequenza con la quale verificare gli interruttori differenziali non è specificata in alcuna legge. Nelle norme tecniche si trovano delle indicazioni in merito alla frequenza di tali verifiche, ma solo per specifiche tipologie di ambienti (ad esempio la norma CEI 64-8 che prescrive, per i locali adibiti ad uso medico, una frequenza annuale per la prova dell’intervento, con Idn, degli interruttori differenziali). La stessa norma CEI 64-8 in merito alla frequenza delle attività di verifica cita in modo generale “La frequenza della verifica periodica di un impianto deve essere determinata considerando il tipo di impianto e componenti, il suo uso e funzionamento, la frequenza e la qualità della manutenzione e le influenze esterne a cui l’impianto è soggetto”. Alla luce delle precedenti considerazioni è necessario pertanto verificare quanto previsto dai costruttori nei manuali d’uso e manutenzione degli interruttori differenziali: la periodicità mensile da Lei rilevata è la più comune e normalmente si riferisce a prove non strumentali, ma da effettuarsi mediante il "tasto di prova T".
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