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MASTER "D. LGS. 231/01 E SISTEMI DI GESTIONE: DALLA TEORIA ALLA PRATICA"

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La Legge 123/07 prima e, successivamente, il D. Lgs. 81/08, hanno introdotto importanti modifiche alla normativa antinfortunistica, ampliando l'interesse delle aziende sui “sistemi di gestione della sicurezza”. Infatti la legge 123/07 ha esteso il campo di applicazione del D. Lgs. 231/01 ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (art. 589 e 590 c.p.).

Il D. Lgs. 231/01 è la norma che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica: in sostanza l’azienda, come organizzazione, viene ritenuta co-responsabile del reato che comunque dal punto di vista penale è ancora attribuito ad una o più persone fisiche. Per la prima volta il nuovo regime di responsabilità coinvolge, nella repressione degli illeciti penali connessi con la sicurezza e la salute dei lavoratori, il patrimonio degli Enti che abbiano tratto un vantaggio dalla commissione degli illeciti stessi. Infatti, in caso di commissione di una delle fattispecie di reato contemplate dal D. Lgs. 231/01, è prevista l’applicazione a carico dell’Ente, di una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di € 1.549.370,00 e, nei casi più gravi, l’applicazione di sanzioni interdittive quali la sospensione o revoca di concessioni e licenze, l’interdizione dall’esercizio dell’attività, il divieto di contrarre appalti con la Pubblica Amministrazione, l’esclusione o revoca di finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni e servizi, sino ad arrivare al commissariamento dell’Ente.

Tuttavia l’art. 6 dello stesso D. Lgs. 231/01 stabilisce che l’Ente possa sottrarsi alla responsabilità sancita dall’art. 5 ove dimostri:

- di aver adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto/reato “modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi”;

- di aver affidato il compito di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza del predetto modello e sull’aggiornamento dello stesso, ad un “organismo di controllo interno all’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo”.

Infine, il D. Lgs. 81/08 richiama la possibilità di istituire un modello di organizzazione e di gestione, previsto dal D. Lgs. 231/01 ed idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa dell’Ente, dando indicazioni nell’art. 30 in merito alle caratteristiche dello stesso. Sempre l’art. 30 del D. Lgs. 81/08 precisa che i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 (quest’ultima costituente unico riferimento normativo sui sistemi di gestione della sicurezza certificabili da un ente accreditato) si presumono conformi ai requisiti sopra citati per le parti corrispondenti: tali norme infatti non sono completamente sovrapponibili al modello richiesto dal D. Lgs. 231/01.

Il MASTER di Vega Formazione “D. Lgs. 231/01 e sistemi di gestione della sicurezza: dalla teoria alla pratica”, valido come aggiornamento per Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), affronta tutte le problematiche connesse con la realizzazione di un efficace modello organizzativo esimente, a partire dai Sistemi di Gestione della Sicurezza BS OHSAS 18001, fornendo strumenti pratici ed immediatamente applicabili (modelli, procedure, ecc.) per la applicazione del D.Lgs 231/2001 alla realtà operativa dei partecipanti.

Destinatari

Destinatari:
Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)

Programma

Contenuti:
Modulo tecnico:

1. Il D. Lgs. 231/01: i reati degli enti e i modelli organizzativi esimenti
2. Il D. Lgs. 81/08: l’art. 30, i modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza BS OHSAS 18001
3. I requisiti di un modello organizzativo esimente: linee guida ed esempi
4. Come istituire un Organismo di Vigilanza

Modulo giuridico:

1. La responsabilità degli enti: anche le aziende possono commettere “reati penali”?
2. L’applicazione del D. Lgs. 231/01: giurisprudenza

Crediti Formativi

Obbiettivi:
Comprendere i principi di base del D.lgs. 231/01 per una sua efficace ed efficiente integrazione nel Sistema di Gestione dei rischi di impresa ed, in particolare, con il Sistema di Gestione della Sicurezza.
Disporre di strumenti pratici e di esempi per l'implementazione di un modello organizzativo conforme a quanto richiesto dall'art. 30 del D. Lgs. 81/08.
Acquisire le informazioni di base per confrontarsi con i consulenti legali dell'impresa.

Comprendere le basi dell'applicazione giuridica del D. Lgs. 231/01

Documentazione
Sarà fornita la documentazione necessaria per l’approfondimento e l’aggiornamento degli argomenti affrontati.

Metodologia didattica
I corsi sono svolti con metodo altamente interattivo, in modo da coinvolgere gli allievi, sollecitarne l’interesse, favorire la discussione su casi pratici provenienti dalla loro esperienza. Ciò permette di adattare i contenuti del corso alle esigenze degli stessi partecipanti.

Docenti
Il corso prevede l’apporto di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici.
I docenti sono esperti di sicurezza che assistono le aziende nelle fasi di valutazione dei rischi e nello sviluppo di sistemi di gestione della sicurezza, laureati in ingegneria ed iscritti al relativo albo professionale. Tutti hanno partecipato a specifico training formativo di “Formazione Formatori alla sicurezza”.

Attestati di frequenza e valutazione dei partecipanti
Per ogni partecipante al corso verrà rilasciato un attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento al fine di consentire al datore di lavoro di avere un quadro di riferimento oggettivo in ordine ai risultati della partecipazione al corso. Il corso è valido come aggiornamento per RSPP e ASPP.

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