Amianto: con il termine amianto (detto anche asbesto) si indicano sei diversi minerali appartenenti alla classe dei silicati. In base alla composizione chimica, questi silicati sono suddivisi in due gruppi: i silicati di calcio e magnesio sono detti anfiboli e comprendono actinolite, amosite (amianto bruno), antofillite, crocidolite (amianto blu) e tremolite; il crisotilo (amianto bianco) invece è un silicato di magnesio che appartiene al gruppo del serpentino.
Le sue proprietà isolanti e di resistenza al calore unitamente al basso costo hanno contribuito in passato alla vasta diffusione di questo minerale fibroso in un’ampia gamma di applicazioni industriali e civili, in particolare in edilizia.
Questo materiale si è rilevato però molto pericoloso per la salute umana a causa della sua struttura: le sue fibre hanno lunghezza e diametro tali che, se rilasciate nell’aria, possono essere inalate provocando gravi patologie a carico dell'apparato respiratorio e, se arrivano fino agli alveoli polmonari, essendo resistenti alla degradazione, possono causare malattie quali l’asbestosi, il tumore del polmone e il mesotelioma.
In Italia, “l'estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto” sono vietate dal 1992 (legge n. 257).
La maggior parte delle ricerche e la classificazione dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione, in base alle prove ottenute in numerosi studi scientifici di elevata qualità, hanno incluso tutte le forme di amianto nella lista delle sostanze sicuramente cancerogene per gli esseri umani (Gruppo 1).
La pericolosità dell’amianto è legata alla liberazione delle sue fibre nell’aria: un manufatto contenente amianto è tanto più pericoloso quanto più è friabile e quanto più il suo stato è mal conservato o danneggiato.
Per bonificare beni contenenti amianto è necessario l’intervento di ditte iscritte alla categoria 10 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. In base al tipo, alle condizioni e all’ubicazione del materiale viene scelta la tipologia di intervento più opportuna da adottare tra le seguenti: incapsulamento, confinamento e rimozione.
Spesso viene usato in modo non appropriato il termine eternit per indicare l’amianto: Eternit è però il nome del marchio registrato di fibrocemento, nonché dell’azienda che lo produceva, con il quale venivano per lo più prodotte coperture, piane o ondulate, o coibentate tubature. Con il termine amianto, invece, intendiamo il materiale naturale fibroso, usato anche per la produzione dell’eternit.
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