Carbon Footprint

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Carbon Footprint: per carbon footprint (in italiano: impronta di carbonio o impronta carbonica o impronta climatica), si intende il sistema di contabilità ambientale finalizzato alla traduzione dei consumi annuali di una determinata entità (persona, comunità o nazione) in “ettari virtuali” di territorio che sarebbero stati necessari per produrli in maniera sostenibile. In questo modo è possibile determinare quanti pianeti Terra sarebbero necessari per rigenerare in modo sostenibile le risorse consumate.

La misurazione dell’impronta di carbonio fornisce un’indicazione della quantità di gas serra (Greenhouse Gases – GHG) emessa nell’atmosfera a causa delle attività antropiche, sia direttamente sia indirettamente, e permette di definire le azioni che potrebbero essere adottate per ridurre le emissioni.

Il dato che bisogna calcolare con il carbon footprint è espresso in tonnellate di CO2 equivalente (CO2eq). In base a quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, pubblicato l’11 dicembre 1997, i gas ad effetto serra che devono essere presi in considerazione nel calcolo sono: anidride carbonica – CO2, metano – CH4, protossido d’azoto – N2O, idrofluorocarburi – HFC, perfluorocarburi – PFC, esafloruro di zolfo – SF6. Dal 2012, con l’emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto, viene considerato anche il trifluoruro di azoto (NF3).

I gas compresi in queste categorie sono caratterizzati fa un fattore di conversione denominato Global Warming Potential (GWP) che ne esprime il contributo all’effetto serra prendendo come riferimento l’effetto serra prodotto dalla CO2, considerato pari a 1. In tal modo i contributi emissivi dei differenti gas ad effetto serra possono essere sommati fra di loro in un singolo indicatore che esprime il contributo complessivo climalterante di queste emissioni come CO2eq.

I GWP vengono aggiornati dall´IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change – UN).

Le norme ISO relative ai gas GHG, in particolare quelle riferibili alla famiglia ISO 14060, rappresentano il riferimento per la quantificazione, il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni e/o rimozioni di gas serra.

Il carbon footprint di prodotto (CFP), la cui norma di riferimento è la UNI EN ISO 14067, determina le emissioni di gas ad effetto serra di un bene o di un servizio e viene definita come la somma delle emissioni e rimozioni totali di gas GHG che genera un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita (LCA), dall’estrazione e trasformazione della materia prima, passando per produzione, trasporto e utilizzo, fino allo smaltimento finale del prodotto.

Il carbon footprint di organizzazione (CFO), la cui norma di riferimento è la UNI EN ISO 14064, consiste nella quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas effetto serra, dirette o indirette, connesse all’organizzazione.

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