Negli ultimi anni, termini come carbon footprint e water footprint sono diventati centrali nel dibattito sulla sostenibilità ambientale. Integrare queste metriche nei processi decisionali è un passo fondamentale verso la protezione del pianeta e la costruzione di un futuro più sostenibile.
Ma cosa significano davvero? A cosa servono? E soprattutto, come si misurano? In questo articolo, esploreremo il concetto di impronta ambientale, focalizzandoci su queste due metriche fondamentali (impronta di carbonio e impronta idrica) per valutare l’impatto delle attività umane sul pianeta.
L'impronta ecologica è un indicatore che misura la quantità di risorse naturali consumate dall'uomo rispetto alla capacità del pianeta di rigenerarle. Si tratta di un concetto ampio, che include l'impronta di carbonio (carbon footprint), l'impronta idrica (water footprint) e altre forme di utilizzo delle risorse naturali.
L'impronta ecologica è quindi uno strumento di misurazione ambientale che valuta l'impatto delle attività umane sulle risorse naturali. È uno strumento sviluppato per quantificare la pressione esercitata dall'uomo sull'ambiente, confrontandola con la biocapacità, ovvero la capacità della Terra di produrre risorse biologiche e assorbire i rifiuti generati.
L'impronta ecologica è espressa in ettari globali (global hectares), un'unità che rappresenta un ettaro di superficie terrestre con produttività media mondiale. Questo approccio permette di calcolare quanto spazio è necessario per sostenere il nostro stile di vita, includendo diversi aspetti del consumo umano.
Sulla base dei calcoli dell'impronta ecologica si determina quindi anche l'Overshoot Day:
Esempio pratico: nel 2023, l'Overshoot Day globale è stato calcolato il 2 agosto, il che significa che in poco più di sette mesi abbiamo consumato ciò che la Terra è in grado di rigenerare in un anno intero.
COSA SI INTENDE CON IL TERMINE CARBON FOOTPRINT?
Il carbon footprint (che si può tradurre letteralmente in: impronta di carbonio) rappresenta la quantità totale di gas a effetto serra (Greenhouse Gases – GHG) emessi, direttamente o indirettamente, da un individuo, un'organizzazione, un prodotto o un evento.
L’unità di misura dell’impronta carbonica è espressa in tonnellate di CO₂ equivalente (CO₂eq), ed evidenzia il contributo di tali emissioni al cambiamento climatico. La CO₂, il cui significato è anidride carbonica, è uno dei principali gas responsabili dell'effetto serra, perciò ha un ruolo chiave in questa valutazione.
L'analisi della carbon footprint è essenziale per:
Ad esempio, un'azienda che calcola la propria impronta di carbonio può scoprire che l’energia utilizzata per la produzione rappresenta la maggiore fonte di emissioni. Con queste informazioni, può adottare fonti rinnovabili per ridurre l’impatto.
Il calcolo della carbon footprint è fondamentale per comprendere l'impatto ambientale di attività, prodotti o organizzazioni. Si misura attraverso:
Questa metodologia consente di quantificare in modo preciso l'impronta carbonica e identificare opportunità di miglioramento.
La water footprint (impronta idrica) rappresenta il volume totale di acqua utilizzata, sia direttamente che indirettamente, per produrre beni o servizi. Questo concetto non si limita all'acqua visibile, come quella che esce dal rubinetto, ma include anche l’acqua "nascosta", impiegata nei processi di produzione e nelle filiere industriali. In questo modo, l'impronta idrica offre una visione più completa dell'impatto ambientale legato all'uso dell'acqua.
L'impronta idrica è suddivisa in tre componenti principali che aiutano a comprendere meglio il tipo di utilizzo dell’acqua e il suo impatto sull’ambiente:
L’impronta idrica fornisce una visione completa del consumo idrico e dell’impatto ambientale associato alla produzione di beni e servizi. Può essere calcolata per:
Questa misurazione è particolarmente importante per identificare i settori più impattanti e le aree geografiche a rischio di scarsità idrica.
Il calcolo della water footprint analizza l'acqua utilizzata direttamente e indirettamente in un'attività, prodotto o sistema. Il processo di calcolo include:
Misurare carbon foot print e water footprint un elemento fondamentale per ridurre l’impatto ambientale. La consapevolezza di quanto consumiamo e inquiniamo ci permette di adottare soluzioni più sostenibili, sia a livello individuale che aziendale.
Ridurre l'impronta ambientale è una priorità per garantire un futuro sostenibile, poiché il nostro attuale modello di sviluppo sta consumando risorse naturali a un ritmo superiore alla capacità della Terra di rigenerarle. Questo squilibrio porta a conseguenze devastanti, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la scarsità di acqua e la degradazione degli ecosistemi. Adottare modelli di sviluppo sostenibili significa ripensare il modo in cui produciamo, consumiamo e gestiamo le risorse, mettendo al centro l’efficienza, il riciclo e il rispetto per i limiti planetari. In questo contesto, In questo contesto, l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresenta una guida fondamentale, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che promuovono l'adozione di pratiche sostenibili per contrastare la povertà, proteggere il pianeta e garantire prosperità per tutti.
L'economia circolare, l'uso di energie rinnovabili, la riduzione degli sprechi e l'adozione di tecnologie pulite giocano un ruolo chiave. Non si tratta solo di garantire la sopravvivenza del pianeta, ma anche di preservare il benessere delle future generazioni, assicurando loro un accesso equo alle risorse naturali e un ambiente sano in cui vivere.
Vega Formazione propone diversi corsi che permettono di approfondire i temi dell’impronta di carbonio e dell’impronta idrica, ma anche il tema legato alla neutralità carbonica, analizzando le normative e gli strumenti di misurazione e miglioramento utili per valutare le prestazioni ambientali (anche tramite esempi pratici di casi di studio).
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