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Lavori Usuranti: quali sono?

Il Decreto Legislativo 21 aprile 2011 riconosce il valore del lavoro manuale e si pone in difesa di chi svolge lavori usuranti, ossia particolarmente pesanti e pericolosi, prevedendo il beneficio dell’anticipazione fino a tre anni del collocamento in pensione.

Andiamo ad approfondire il tema affrontando i seguenti argomenti:

QUANDO È POSSIBILE ANDARE IN “PENSIONE ANTICIPATA”?

Hanno diritto alla “pensione anticipata” i lavoratori impegnati in lavori particolarmente usuranti, nonché alcuni lavoratori notturni, coloro che hanno lavorato nelle cosiddette “linee catena” (mansioni organizzate in sequenza con ripetizione costante delle stesse attività, come in catena di montaggio) e chi ha svolto attività di conduzione di determinati veicoli di trasporto collettivo.

LAVORI USURANTI: QUALI SONO?

Per mansioni o lavori particolarmente usuranti si intendono: 

  • "lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”.  

    lavori-gravosi

LAVORO NOTTURNO: QUANDO È PREVISTO IL BENEFICIO DELLA PENSIONE ANTICIPATA?

Anche il lavoro notturno è considerato usurante a condizione che sia organizzato in turni (almeno sei ore comprensive della fascia tra la mezzanotte e le cinque del mattino) per almeno 64 notti l’anno. Viene considerato lavoro usurante anche il lavoro svolto in modo ordinario in periodo notturno, che deve essere di almeno tre ore.

QUALI SONO LE CONDIZIONI DEL PENSIONAMENTO AGEVOLATO INPS PER LAVORI USURANTI?

Il riconoscimento dei “lavori usuranti” ai fini di esercitare il diritto al trattamento pensionistico anticipato (pensione anticipata) ai sensi del D. Lgs. 67/2011 erogato da INPS richiede che l’attività che rientra nelle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti sia svolta per almeno la metà della vita lavorativa, o in alternativa, deve essere stata praticata per almeno 7 degli ultimi 10 anni precedenti alla pensione.

Attualmente l’INPS prevede che fino al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:

  • per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all'intero anno lavorativo:
  1. dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  2. autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
  1. dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  2. autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
  1. dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  2. autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

ADEMPIMENTI DEL DATORE DI LAVORO

Il D.Lgs. 67/2011, all’art. 5, prescrive l’obbligo a carico dei datori di lavoro interessati, di effettuare una comunicazione telematica annuale all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) competente, nonché ai competenti istituti previdenziali, per poter redigere l’elenco dei lavoratori che potranno accedere al pensionamento anticipato per lavori usuranti e gravosi. In più per il lavoratore notturno il datore di lavoro deve comunicare il numero di giorni dell’anno in cui il lavoratore ha svolto lavorazione notturna. Le comunicazioni devono essere inviate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.

La normativa vigente prevede sanzioni riguardo alla mancata comunicazione delle lavorazioni notturne (per le quali il datore di lavoro deve comunicare il numero dei giorni in cui viene resa la prestazione usurante), che è punita con una sanzione da 500 a 1.500 euro, e alla mancata comunicazione preventiva di inizio delle lavorazioni in “linea catena” o relativa a processi produttivi in serie, che deve essere fatta entro 30 giorni dall’inizio delle medesime, e che è eventualmente punita con una sanzione da 500 a 1.500 euro.

COSA DEVE FARE IL LAVORATORE PER RICHIEDERE LA PENSIONE ANTICIPATA? 

lavori-usuranti-pensione

I lavoratori sono invece tenuti a presentare domanda per l'accesso al beneficio entro il 1° maggio dell'anno precedente a quello di riferimento (ad esempio nel caso in cui i requisiti agevolati siano quindi maturati tra l'1° gennaio e il 31 dicembre 2023, la domanda doveva essere inoltrata entro il 1° maggio 2022). Per domande presentate successivamente al termine indicato, può essere previsto un differimento della pensione secondo le finestre temporali indicate da INPS.  

Con la domanda di certificazione va inviata anche la relativa documentazione, vale a dire tutti i documenti utili a comprovare di aver svolto lavori usuranti devono essere presentate alla competente struttura territoriale dell’INPS utilizzando la procedura telematica a disposizione dei cittadini o degli intermediari competenti (Caf, enti di patronato, etc).

LAVORI USURANTI E LAVORI GRAVOSI: C’È DIFFERENZA?

In effetti si tratta di due definizioni trattate da differenti norme e che prevedono differenti agevolazioni anche se sempre relativamente alla riduzione dell’età pensionabile. Come già anticipato i lavori cosiddetti usuranti sono normati dal D. Lgs. 67/2011 e danno diritto a poter richiedere la pensione anticipata, invece i lavori con mansioni particolarmente pesanti o gravose sono quelli riportati nell’elenco di cui alla Tabella A del D.M. del 5 febbraio 2018 o all’All. 3, L. n. 234/2021, che sono stati introdotti dalla legge di Stabilità del 2017 (Legge 232/2016) e poi ampliati con le manovre degli anni successivi.

Per i lavori gravosi è prevista la possibilità di rientrare nell’APE Sociale, ovvero l’anticipo pensionistico a carico dello Stato che viene rinnovato dal 2017 di anno in anno per le seguenti categorie di lavoratori che ne maturino i requisiti:

  • professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
  • tecnici della salute;
  • addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
  • artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini e professioni assimilate;
  • professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni. 

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