Environmental, Social, Governance (ESG) sono gli indicatori della sostenibilità che stanno gradualmente diventando una parte significativa nelle scelte strategiche delle aziende o nella valutazione di un investimento. L’attenzione verso i criteri ESG è infatti sempre più centrale per le organizzazioni che vogliono allinearsi ai principi della sostenibilità, dimostrando responsabilità verso l’ambiente, le persone e la buona gestione aziendale.
In questa pagina approfondiremo come misurare la performance aziendale sulle tre dimensioni chiave dell’ambiente, della sostenibilità e della governance, fornendo una visione chiara e tecnica dei processi necessari.
Il significato di ESG è l’acronimo per Environmental, Social, Governance, che integra tre pilastri principali. Ma quali sono e quale significato hanno i pilastri ESG della sostenibilità?
I criteri ESG rappresentano uno standard per valutare la sostenibilità e l’etica di un’azienda, che cosa può precedere dunque una strategia ESG? Le aziende che adottano una strategia ESG attraggono investitori responsabili e clienti consapevoli, posizionandosi come soggetti resilienti e competitivi in un mercato in rapida evoluzione, con una visione strategica orientata al lungo termine.
Misurare l’impatto ambientale di un’azienda significa analizzare la sua capacità di operare nel rispetto delle risorse naturali e ridurre le emissioni di gas serra. Questo aspetto è fondamentale in un contesto globale che punta sempre di più verso la decarbonizzazione e la neutralità climatica. Le imprese possono iniziare monitorando i consumi energetici, calcolando le emissioni di CO₂ e valutando l’efficienza nell’uso delle risorse idriche. Per le aziende più strutturate, l’implementazione di certificazioni come l’ISO 14001 per la gestione ambientale e la ISO 14068 per la carbon neutrality rappresentano un passaggio quasi obbligato.
Un’altra metrica fondamentale è la gestione dei rifiuti. Le organizzazioni più avanzate non solo cercano di ridurre il volume complessivo dei rifiuti generati, ma lavorano anche per incrementare il riciclo e il riutilizzo delle risorse, seguendo i principi dell’economia circolare. Questo tipo di monitoraggio non solo aiuta a migliorare la reputazione dell’azienda, ma riduce anche i rischi legati alle normative ambientali sempre più stringenti.
L’obiettivo finale può essere individuato nella riduzione dell’impronta ecologica per contribuire alla sostenibilità globale.
La sostenibilità non è solo un concetto legato all’ambiente, ma include anche la dimensione sociale, che si concentra sul benessere dei lavoratori, l’impatto dell’azienda sulle comunità locali e la qualità delle relazioni con gli stakeholder.
Misurare la sostenibilità sociale richiede un’analisi accurata delle politiche aziendali, come quelle che riguardano la diversità e l’inclusione, la sicurezza sul lavoro e il coinvolgimento dei dipendenti. Ad esempio, un indicatore chiave potrebbe essere la percentuale di donne in posizioni dirigenziali, oppure la presenza di politiche attive per garantire pari opportunità a tutti i lavoratori, indipendentemente dal genere, dall’etnia o dall’età.
Un altro aspetto importante riguarda il rapporto con le comunità locali. Le aziende devono chiedersi quanto stanno contribuendo allo sviluppo economico e sociale dei territori in cui operano. Investire in formazione, supportare iniziative educative o promuovere progetti di sviluppo sostenibile sono azioni che possono migliorare significativamente il profilo ESG di un’organizzazione.
Domanda comune: "Governance cos’è?". In breve, la governance è l’insieme delle regole che definiscono come un’organizzazione opera e prende decisioni. Il termine governance, per lo più utilizzato in ambito aziendale, si riferisce al sistema di regolamenti, processi e procedure che definiscono come un’organizzazione è diretta e controllata. Una efficace governance aziendale è essenziale per garantire trasparenza, integrità e responsabilità.
Le aziende che vogliono essere valutate positivamente sui criteri ESG devono dimostrare una governance societaria solida. Questo include la composizione del consiglio di amministrazione, che dovrebbe essere caratterizzato da una presenza equilibrata di membri indipendenti e diversificati per genere e competenze. Inoltre, la trasparenza nei processi decisionali e l’adozione di pratiche etiche, come la pubblicazione di report di sostenibilità, sono elementi fondamentali per migliorare la fiducia degli stakeholder.
La gestione dei rischi è un altro aspetto cruciale. Implementare un sistema di gestione integrato, come quello previsto dalla norma ISO 31000, permette alle imprese di identificare e attenuare i rischi legati alle operazioni aziendali, incluse le minacce ambientali e sociali.
Gli investimenti ESG rappresentano uno dei principali motori di cambiamento. Gli investimenti ESG sono strategie finanziarie che privilegiano le aziende che si distinguono per il loro impegno nella sostenibilità ambientale, nella responsabilità sociale e nella governance trasparente. Per le imprese, attirare investimenti ESG significa adottare pratiche che dimostrino un impatto positivo e misurabile su tutte e tre le dimensioni.
Le organizzazioni che vogliono accedere a questo tipo di finanziamenti devono dotarsi di strumenti di reporting avanzati, in grado di rendere conto in maniera chiara e dettagliata delle proprie performance ESG. Questo approccio è sempre più richiesto anche dai consumatori, che scelgono con crescente attenzione prodotti e servizi provenienti da aziende impegnate per un futuro più sostenibile.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite definisce 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la disuguaglianza e la trasparenza. I criteri ESG (Environment, Social, Governance) costituiscono uno strumento chiave per le aziende che vogliono contribuire a questi obiettivi, traducendoli in pratiche aziendali concrete.
In sostanza gli ESG e gli SDGs condividono una visione comune: promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Tuttavia, mentre gli SDGs definiscono obiettivi universali, gli ESG forniscono un framework operativo per le organizzazioni, guidandole nell’integrare la sostenibilità nelle loro strategie.
La dimensione ambiente (E) si collega agli SDGs relativi alla lotta al cambiamento climatico, alla gestione delle risorse naturali e all’economia circolare. La dimensione sociale (S) promuove il benessere dei lavoratori, la parità di genere e il sostegno alle comunità locali. Infine, la governance (G) supporta trasparenza, anticorruzione e collaborazioni etiche, in linea con SDG come pace, giustizia e istituzioni forti.
Per integrare ESG e Agenda 2030, le aziende devono identificare gli SDGs rilevanti, sviluppare KPI specifici e rendicontare i progressi in modo trasparente. Questo approccio migliora la reputazione aziendale, attrae investimenti ESG e crea un vantaggio competitivo.
Adottare ESG e contribuire all’Agenda 2030 non è solo un dovere morale, ma un’opportunità per costruire un futuro sostenibile, garantendo il successo a lungo termine per le imprese e la società.
I criteri ESG (Environment, Social, Governance) e le direttive europee NFRD (Non-Financial Reporting Directive) e CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) costituiscono un quadro normativo e operativo fondamentale per integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali e per comunicare in modo trasparente le proprie prestazioni. In questo contesto, il bilancio di sostenibilità diventa lo strumento chiave per le aziende.
Gli ESG forniscono le basi per valutare la sostenibilità di un'azienda, mentre il bilancio di sostenibilità è il documento che rende tangibile il lavoro su questi criteri, traducendoli in dati misurabili e comunicabili a tutti gli stakeholder.
A stabilire gli obblighi normativi per la rendicontazione di sostenibilità sono la direttiva NFRD e la CSRD. La direttiva 2014/95/UE sulle informazioni non finanziarie (NFRD) ha rappresentato il primo passo, ma con limiti in termini di copertura e standardizzazione. La direttiva 2022/2464/UE CSRD, che la sostituisce, entra gradualmente in vigore dal 2024, ampliando gli obblighi di rendicontazione a un numero maggiore di aziende, richiedendo un reporting dettagliato e verificabile, redatto secondo uno standard unico a livello europeo elaborato da EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group). Le aziende devono quindi implementare sistemi per raccogliere dati ESG, utilizzando framework come il Global Reporting Initiative (GRI) o il Sustainability Accounting Standards Board (SASB) o adottando standard europei come gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), e integrare la sostenibilità nelle strategie operative.
PERCHÉ I CRITERI ESG SONO IMPORTANTI?
L’adozione dei criteri ESG è essenziale per le aziende che vogliono operare in modo sostenibile e competitivo in un mercato globale sempre più regolamentato e consapevole. Questi criteri non solo rispondono alle esigenze etiche e ambientali, ma offrono vantaggi tangibili in termini economici, reputazionali e strategici. Talvolta vengono anche identificati come parametri ESG, oppure indicatori ESG, ma il contenuto non cambia, ed ecco perché sono fondamentali:
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