La sicurezza sul lavoro si può definire come l’insieme di misure, regole e procedure volte a tutelare la salute e l’incolumità dei lavoratori, prevenendo incidenti e malattie professionali. In Italia, il principale riferimento normativo è il Decreto Legislativo 81/2008 che stabilisce gli standard minimi di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.
Il decreto disciplina in modo dettagliato le responsabilità dei datori di lavoro, le figure della prevenzione (come RLS, RSPP, preposto e dirigente), e le misure da adottare per garantire ambienti lavorativi sicuri e conformi alla legge. Con il successivo Decreto Legge 146/2021, sono state introdotte modifiche importanti, come l’aumento dei poteri dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il potenziamento del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) e l’inasprimento di alcune sanzioni. Il rispetto della normativa vigente non è solo un obbligo legale, ma un elemento essenziale per la protezione dei lavoratori e la sostenibilità organizzativa.
Di seguito proponiamo un approfondimento dedicato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e al quadro normativo di riferimento, affrontando nel dettaglio i seguenti argomenti:
La sicurezza sul lavoro ha l’obiettivo di prevenire infortuni, incidenti e malattie professionali, garantendo ambienti di lavoro sicuri e conformi agli standard previsti. Il principale riferimento in materia di sicurezza sul lavoro normativa italiana è il D.Lgs. 81/2008, che definisce ruoli, obblighi e responsabilità delle diverse figure coinvolte nella prevenzione.
La Sicurezza sul Lavoro è fondamentale poiché con una corretta gestione comporta vantaggi rilevanti come:
Il principale riferimento normativo in Italia in tema di sicurezza sul lavoro, come già scritto, è il Decreto Legislativo n. 81/2008. Questo decreto raccoglie in un unico testo la maggior parte delle regole su sorveglianza sanitaria, prevenzione, gestione delle emergenze, segnaletica e rischi generici e specifici (chimici, fisici, biologici). Per questo motivo spesso definito erroneamente "Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro" non costituendo un vero Testo Unico.
Le leggi sicurezza lavoro si applicano a tutti i lavoratori e tutte le imprese, indipendentemente dal tipo di contratto.
La tutela della salute, il lavoro in sicurezza e il diritto al lavoro in termini generali sono diritti fondamentali tutelati non solo dalla specifica normativa sulla sicurezza sul lavoro, ma anche dalla Costituzione della Repubblica, nei seguenti articoli:
Oltre al D.Lgs. 81/08 e alla Costituzione, contribuiscono al quadro normativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro:
Il D.Lgs. 81/08 ha razionalizzato il panorama normativo, introducendo misure che attuano attraverso un sistema strutturato di azioni per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui:
Il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (TUSL 81/08) non individua specificatamente le misure e le normative di sicurezza sul lavoro che il datore di lavoro deve adottare per prevenire gli infortuni causati dai rischi insiti all'ambiente di lavoro e quelli derivanti da elementi esterni al luogo di lavoro.
Le norme di sicurezza sul lavoro non individuano lo standard di sicurezza che il datore di lavoro deve garantire, pertanto, l’assenza di indicazioni ha indotto la giurisprudenza a coniare il concetto della “massima sicurezza sul lavoro possibile”. Questo significa che il datore di lavoro è tenuto ad offrire misure e tecniche di sicurezza secondo la “migliore scienza ed esperienza”.
L’imprenditore, per la sua posizione di garante, a norma dell’art. 2087 c.c. “è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Il datore di lavoro è libero di scegliere le misure di sicurezza sul lavoro più idonee dopo un’attenta e ponderata valutazione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro ma, è obbligato, ai sensi delle norme di sicurezza sul lavoro, ad adottare standard elevati di salute e sicurezza sul posto di lavoro, senza bilanciare ed analizzare i costi (delle misure sicurezza e degli infortuni) e i benefici.
In linea di principio, il datore di lavoro, qualora possa scegliere tra diversi sistemi di prevenzione e sicurezza sul lavoro, è tenuto ad adottare quello più idoneo a garantire un maggior livello di salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, a titolo di esempio, ci sono normative sicurezza lavoro che impongono l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) e collettiva (DPC) per ridurre il rischio di infortuni.
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Il principale riferimento legislativo in Italia
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